C’è qualcosa di fondo nell’enciclica “Fratelli tutti” che mi sembra sottovalutato, mentre conta moltissimo. Questo qualcosa può essere detto in una battuta: uno sguardo cosmico. Leggere che per alcuni credenti i veri fratelli sono i fratelli nella fede, non tutto il prossimo, è così facile da farci capire quanto importante sia questo sguardo cosmico. […]

Prosegue il direttore de La Civiltà Cattolica: «l’apertura al mondo descritta da Francesco produce una tensione sana tra globalizzazione e localizzazione per evitare sia di essere eremiti localisti sia di essere globalisti astratti. L’universalità – nel senso qui usato – non ha nulla a che vedere con la tentazione della torre di Babele, cioè “il dominio omogeneo». E poi soggiunge che a stare chiusi in sé stessi ci si ammala. […]

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