Nel numero de La Civiltà Cattolica che uscirà sabato prossimo il gesuita Vladimir Pachkov affronta il tema sempre più rilevante dello sviluppo dell’artico e della politica russa a tale riguardo, un approccio che si pone a cavallo tra “realpolitik e mitologia del nord”, come si evidenzia sin dal titolo dell’articolo. Il discorso è rilevante per due motivi a tutti accessibili: parliamo della potenzialità economica dell’artico, sul quale insistono europei, russi e nord americani- di cui si parlerà nel dettaglio più avanti ma che è nota per ipotesi di risorse enormi e per le vie commerciali che i mutamenti climatici potrebbero aprire, cambiando profondamente le rotte del mondo. Ecco allora che capire di cosa parliamo è importante, come le conclusioni cui giunge l’autore. Ma procediamo con ordine.
Il testo analizza le prospettive russe, dobbiamo capire bene di cosa parliamo visto che l’artico è al centro di progetti e novità rilevanti e sicuramente destinato a conoscere ancora. L’articolo così parte dalla storia russa e ricostruisce la loro colonizzazione del nord, considerando che “la maggior parte dell’Artico russo si trova nella Siberia settentrionale, che fu colonizzata dalla Russia solo a partire dal XVII secolo”.
La ricostruzione storica ci porta a conoscenza di quanto l’artico fu importante in epoca staliniana. […]