«Di fronte specialmente ai Cinesi, ho creduto opportuno di non dover accreditare in alcun modo il sospetto che la religione cattolica apparisca come messa sotto tutela e, peggio ancora, come strumento politico al servizio delle nazioni europee». Così scriveva nelle sue “memorie di fatti e di idee” Celso Costantini, raccontando le sue esperienze di primo Delegato pontificio nella Cina post-imperiale e pre-comunista del secolo scorso, dal 1922 al 1933. […] I preziosi suggerimenti che la vicenda umana e cristiana di Celso Costantini offrono al presente della Chiesa vengono fotografati in un saggio di padre Federico Lombardi pubblicato sull’ultimo numero di Civiltà Cattolica. […]

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