[…] le leggende sono dure a morire. Nel 1963 Rolf Hochhuthci mise del suo, con “Il vicario” messo in scena per la prima volta a Berlino, dove il defunto Pacelli era dipinto come un collaborazionista del Führer, silente dinanzi al lavorìo incessante dei forni crematori nazisti.

Una leggenda alimentata dall’Internazionale comunista, scrisse nel 2005 la Civiltà Cattolica, ma condivisa pure da eminenti cattolici del calibro di François Mauriac, che accusò esplicitamente il Papa di non aver fatto nulla per fermare la mano hitleriana. […]

Leggi tutto l’articolo su il Foglio