L’eco mondiale provocata dalla notizia della pubblicazione, da parte di Fayard,  del volume “a quattro mani” Des profondeurs des nos coeurs (Dal profondo dei nostri cuori) da parte del Papa emerito e del cardinale Sarah non dipende solamente dal suo contenuto – la conferma del celibato dei preti come condizione inderogabile per il sacerdozio – quanto dall’uso mediatico che la parte ecclesiale avversa a papa Francesco presume di trarne. […]

Detto ciò rimane il fatto che la decisione di Ratzinger di partecipare all’iniziativa editoriale del cardinal Sarah rimane discutibile, al di là delle buone intenzioni. Discutibile non perché egli non abbia il diritto di parlare o di pubblicare ma per il titolo che, al momento dell’abdicazione, ha deciso di conservare: quello di Papa “emerito”. Un titolo che non ha precedenti nell’intera storia della Chiesa e sulla cui validità eminenti studiosi, come il gesuita Gianfranco Girlanda nel suo “Cessazione dell’ufficio di romano pontefice” (La Civiltà Cattolica, 02 mar. 2013), hanno sollevato seri dubbi. […]

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