“Ventinove anni dopo il genocidio contro i tutsi, orchestrato dai vertici delle istituzioni, molti ancora si chiedono come sia potuto accadere questo mostruoso crimine, che ha causato circa un milione di morti nel giro di appena 100 giorni”. Parliamo di Rwanda (o come si scrive spesso qui Ruanda).

Parte di qui padre Marcel Uwineza per aiutarci a far sì che l’ormai imminente 30esimo anniversario di questo genocidio non sia solo una ricorrenza, ma un’occasione. Un’occasione per l’Europa, che ha una sua responsabilità storica, un’ occasione per i ruandesi e più in generale gli africani, e un’occasione per la Chiesa universale, che ha avuto enormi responsabilità in questa terribile storia. E per non sprecare l’occasione che il trentesimo anniversario del genocidio il gesuita Marcel Uwineza ha -auspicabilmente- aperto una discussione sul nuovo numero de La Civiltà Cattolica, per porre le basi di una riflessione comune che non rimuova i problemi di fondo e non riduca il prossimo trentesimo anniversario del genocidio a una formale riproduzione di formali buone intenzioni. […]

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