“Impossibile mantenere la finzione antropologica dell’individualismo implicita nell’economia neoliberista e nelle politiche di smantellamento del servizio pubblico che la accompagnano da quarant’anni: l’esternalità negativa indotta dal virus sfida radicalmente l’idea di un sistema complesso modellato sul volontarismo degli imprenditori «atomizzati». La salute di tutti dipende dalla salute di ciascuno. Siamo tutti connessi in una relazione di interdipendenza”.

Cosí scriveva circa un anno fa il gesuita, economista, a lungo direttore di ricerche al Centre National de la recherche scientifique di Parigi, oggi docente alla Georgetown University di Washington, Gaël Giraud. Nel 2015 ha scritto un libro, pubblicato in Italia da Emi, dal titolo “Transizione ecologica”. Convinto sostenitore dell’esperimento francese, Giraud ne ha parlato in occasione di diversi incontri scientifici con importanti imprenditori, anche del nord d’Italia e tra di loro sulla sua necessità, afferma oggi, ha trovato non solo sensibilità ma anche “consapevolezza”. Nel 2020 Giraud ha pubblicato su La Civiltà Cattolica tre articoli connessi ed estensivi del tema: uno anticipa di qualche mese la proposta di Francesco, contenuta nel suo libro “Ritorniamo a sognare”, di retribuzione universale, un altro illustra l’economia di Francesco con riguardo ai giovani e il terzo presenta la tesi più attuale, “Per ripartire dopo l’emergenza Covid”. […]