Essere credenti ci rende vulnerabili sopratutto agli occhi di chi non è credente, o ha un atteggiamento di rabbia e denigrazione verso Dio. Quando ci attaccano sulla fede e noi ci troviamo là per là0 spiazzati, possono sorgere dubbi, incertezze. Si può mettere finanche in discussione la solidità della fede stessa. Allora dobbiamo farci trovare pronti ed essere bravi a “respingere” tali attacchi, senza che inficino il nostro essere credenti.

L’autorevole rivista gesuita La Civiltà Cattolica ne parla in un articolo di Josef Lobo, che spiega: «Può accadere che alcune dimensioni della fede di un credente siano messe in discussione da fattori quali prospettive e scoperte scientifiche, il dolore innocente, l’enormità del male nel mondo, le preghiere dei sofferenti che non hanno risposta ecc. In circostanze simili, il credente può rivelarsi esposto all’assalto di seri dubbi, e allora la fede con cui si rivolge a Dio (fides qua) potrebbe indebolirsi». […]

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