Se noi ci fermassimo su una banchina a osservare una barca stracolma di passeggeri e alla deriva penseremmo a dei profughi la cui vita è in pericolo. Di qui sarebbe facile desumere che si tratti di fuggiaschi, quindi di vittime, quindi di buoni. Ma nulla in realtà ci direbbe che tra loro non vi sia un padre dispotico, un figlio violento. Cancellare le storie vuol dire ideologizzare la realtà, arrivando facilmente a vedere buoni e cattivi. Ma anche consapevoli di questo non dovremmo perdere il senso di ciò a cui assistiamo, cioè a un atto d’amore per la vita, per non consegnare il proprio destino alle decisioni di altri. È questo che riesce a fare padre Giovanni Sale su La Civiltà Cattolica, leggendo i dieci anni terribili di un mondo in rivolta, il mondo arabo. Rivolta che non è stata quasi mai metafisica, cioè contro Dio […]

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