Le religioni e le chiese sono sempre stati luoghi privilegiati dell’esperienza di un senso concreto ed esistenziale, e di un senso ultimo (Senso dei sensi), poiché parlano di valori infiniti. Ma anch’esse sono interessate dalla crisi globale della nostra civiltà. […] Francesco vede la chiesa non come una fortezza che deve difendersi dalla contaminazione del mondo, ma come una casa aperta, da dove i ministri escano incontro ai fedeli e dove i fedeli entrino per sentirsi come a casa propria. Ha risposto personalmente a un giornalista come Eugenio Scalfari, non credente, sul rapporto tra fede, scienza e non credenza. Sono forse queste le parole, dette nel corso di una lunga intervista concessa alla rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica nel settembre 2013, che rivelano la sua visione della chiesa e della sua missione nel mondo:
Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso. La chiesa a volte si è fatta rinchiudere in piccole cose, in piccoli precetti. La cosa più importante è invece il primo annuncio: «Gesù Cristo ti ha salvato!». E i ministri della chiesa devono innanzitutto essere ministri di misericordia […] farsi carico delle persone, accompagnandole come il buon samaritano che lava, pulisce, solleva il suo prossimo. Questo è vangelo puro. Dio è più grande del peccato. Le riforme organizzative e strutturali sono secondarie, cioè vengono dopo. La prima riforma deve essere quella dell’atteggiamento. I ministri del vangelo devono essere persone capaci di riscaldare il cuore delle persone, di camminare nella notte con loro, di saper dialogare e anche di scendere nella loro notte, nel loro buio senza perdersi. Il popolo di Dio vuole pastori e non funzionari o chierici di stato. […]