Siamo nel tempo dell’Avvento, in cui ci prepariamo alla nascita di Gesù. Ma si approssima anche la fine dell’anno solare, e alla Specola Vaticana è il momento del Rapporto annuale. Gli astronomi e gli studiosi dell’istituzione fanno la sintesi del lavoro svolto nel corso del 2023 e compilano elenchi delle loro pubblicazioni, dei convegni a cui sono intervenuti, delle conferenze e via dicendo. I rapporti annuali della Specola non sono meramente informativi, ossia non si limitano a dare una panoramica approfondita delle attività svolte nell’anno, ma hanno anche un gradevole aspetto visivo, grazie al talento progettuale e grafico del nostro Antonio Coretti.
L’Annual Report 2023 presenterà il lavoro degli scienziati gesuiti della Specola, parte del quale è già stato riferito nei mesi scorsi qui in «A riveder le stelle». Ma darà conto anche di realizzazioni e risultati di altri collaboratori che operano a stretto contatto con noi: sia gesuiti che lavorano altrove, nelle università dell’Argentina e del Canada, sia altri astronomi, uomini e donne, religiosi e laici, che apportano competenze necessarie al buon andamento dell’osservatorio.
Per esempio, l’esperto tecnico della Specola, Claudio Costa, riferirà del lavoro che sta svolgendo per restaurare il nostro storico telescopio Carte du Ciel. Fu costruito alla fine dell’Ottocento per consentire alla Specola di partecipare al progetto internazionale Carte du Ciel, che si proponeva di mappare gli astri celesti con le tecnologie fotografiche dell’epoca. Ora, in gran parte grazie a Costa, il telescopio è tornato a nuova vita come strumento di sussidio per il pubblico, che può valersene per osservare la luna e i pianeti durante la visita al nuovo centro visitatori della Specola a Castel Gandolfo, gestito in collaborazione con i Musei Vaticani. Il telescopio è operativo da tempo, ma Costa è intervenuto anche a ripristinare lo strumento sotto il profilo dell’impatto visivo, rendendone l’aspetto simile a quello riportato nelle vecchie fotografie esposte al museo, e ha inoltre formato coloro che devono manovrarlo al servizio del pubblico.
Per fare un esempio molto diverso, nel Rapporto 2023 sarà inclusa anche una relazione di Dante Minniti. È uno dei dodici astronomi «aggiunti»: vale a dire non uno dei gesuiti dipendenti dalla Specola, ma uno scienziato con un rapporto formale di collaborazione con noi, che lo abilita a utilizzare le nostre strutture per le sue attività scientifiche. Oltre a essere coautore di oltre 20 articoli scientifici, Minniti quest’anno ha contribuito a organizzare il workshop «The VISTA Variables in the Via Lactea Extended Survey (VVVX) Exploitation & Future Infrared Synoptic Science», dedicato all’esplorazione della Via Lattea con il telescopio Vista (ESO/Paranal, Cile), tenutosi alla Specola in ottobre e a cui hanno partecipato ventidue scienziati provenienti da tutto il mondo.
L’Annual Report 2023 sarà disponibile all’inizio del prossimo anno nell’archivio online che contiene tutte i Rapporti annuali della Specola, dove sono già presenti e consultabili quelli degli anni precedenti. Tra le molte informazioni suggestive che il lettore può trovare nell’archivio ci sono la spiegazione di come le vecchie fotografie della Specola sono state archiviate digitalmente, il significato del termine «PEPSI» (per la Specola non è una bevanda frizzante), come l’osservatorio ha fatto fronte alla pandemia di Covid-19, la storia della Specola e 40 e più anni di fotometria.
Buon Avvento.