Papa Francesco, il 27 dicembre 2023, ha introdotto un nuovo ciclo di catechesi sul tema dei vizi e delle virtù, per presentare e comprendere le dinamiche del male e della tentazione.
Il Pontefice, ricordando alcuni racconti biblici, ha spiegato che “il male non inizia nell’uomo in modo clamoroso, quando un atto è ormai manifesto, ma molto prima, quando si comincia a intrattenersi con esso, a cullarlo nell’immaginazione e nei pensieri, finendo con l’essere irretiti dalle sue lusinghe”. Ed è “quando il male mette radici in noi” che allora prende il nome di vizio, “ed è una pianta infestante difficile da estirpare”.
L’invito introduttivo del Papa è quello a essere custodi del proprio cuore: “È la raccomandazione che troviamo in diversi padri del deserto […] Davanti ad ogni pensiero e ogni desiderio che si affaccia nella mente e nel cuore, il cristiano si comporta da saggio custode, e lo interroga per sapere da che parte sia venuto: se da Dio o dal suo Avversario”.
Secondo i risultati di un sondaggio compiuto qualche anno fa dalla Bbc, la maggioranza degli intervistati non crede più che i sette vizi capitali abbiano alcuna rilevanza nella loro vita, e pensano piuttosto che dovrebbero essere aggiornati, per rispecchiare la società moderna.
Superbia, invidia, avarizia, ira, gola, lussuria e accidia, secondo alcuni, non sembrano essere più attuali. In cima alla lista, infatti, viene ora indicata la crudeltà, seguita dall’adulterio, dal fanatismo, dalla disonestà, dall’ipocrisia, dall’avarizia e dall’egoismo.
Per capire cosa sono i vizi e perché alcuni sono chiamati capitali, come nascono e quali implicazioni hanno dal punto di vista psicologico, abbiamo realizzato una serie di podcast, I vizi capitali sono ancora attuali?
- Episodio 1. Una questione aperta.
- Episodio 2. Superbia.
- Episodio 3. Invidia.
- Episodio 4. Avarizia.
- Episodio 5. Ira.
- Episodio 6. Gola.
- Episodio 7. Lussuria.
- Episodio 8. Accidia.
E, se verso i sette vizi capitali c’è stato un crescente interesse in sede pubblicistica e in diversi settori, dalle scienze umane alla spiritualità, lo stesso non si può dire delle quattro virtù cardinali, considerate i pilastri della vita buona: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Le ragioni di questo scarso interesse sono diverse. Ma cosa sono le virtù e perché sono considerate la fonte del comportamento che consente di riconoscere e attuare il bene?
Anche a questo tema abbiamo dedicato una serie di podcast, Le virtù cardinali. Dalla crisi alla riscoperta: