In molti articoli pubblicati o rilanciati sui social media negli ultimi tempi, soprattutto dall’estero, si sostiene apertamente che la Chiesa cattolica abbia dato origine all’antisemitismo, semplificando la questione storica. In particolare, alcuni sottolineano il ruolo avuto a suo tempo dalla nostra rivista nella costruzione di una narrazione antisemita.
Per la Chiesa, e per La Civiltà Cattolica, invece, è importante distinguere sul piano storico e teorico l’antisemitismo dall’antigiudaismo. Secondo alcuni autori si tratta della medesima cosa, nel senso che l’antisemitismo nascerebbe dall’antigiudaismo cristiano. Secondo lo studio a lungo condotto dai nostri scrittori sono nozioni diverse. Spesso siamo stati chiamati in causa per tali questioni e il dibattito è stato occasione di approfondimenti.
Per questo motivo, riproponiamo la lettura di due saggi firmati da p. Giovanni Sale.
Nel primo (2002), p. Sale rispondeva appunto alle accuse mosse alla Chiesa di aver fomentato per secoli tra i cristiani l’odio verso gli ebrei e, quindi, di aver preparato la via all’antisemitismo moderno. Nell’articolo si distingueva invece tra antisemitismo razziale — che la Chiesa ha sempre condannato perché contrario alla sua dottrina — e antigiudaismo di carattere religioso-dottrinale, che a partire dalla metà dell’Ottocento ha assunto particolari connotazioni politico-sociali.
Nel secondo articolo (2008), si analizzava una situazione storica concreta, e in particolare l’atteggiamento della Santa Sede e del mondo cattolico davanti alle dichiarazioni e ai provvedimenti di legge del regime fascista in materia razziale.