fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. News
  3. I pezzi della Terza guerra mondiale
News

I pezzi della Terza guerra mondiale

Redazione

8 Aprile 2022

(foto: Pexels/Tetyana Kovyrina)

Il drammatico puzzle della «Terza guerra mondiale a pezzi», evocata per anni da papa Francesco, si sta componendo oggi in Ucraina? Recentemente, il 24 marzo scorso, il Pontefice ha detto, che quello che sta succedendo nel cuore dell’Europa «è il frutto della vecchia logica di potere che ancora domina la cosiddetta geopolitica. La storia degli ultimi settant’anni lo dimostra: guerre regionali non sono mai mancate; per questo io ho detto che eravamo nella terza guerra mondiale a pezzetti, un po’ dappertutto; fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero. Ma il problema di base è lo stesso: si continua a governare il mondo come uno “scacchiere”, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri».

Ma quali sono i «pezzetti» di questo conflitto sulla scacchiera globale? Quante guerre ci sono nel mondo? Non è semplice offrire un dato univoco, anche per via delle definizioni che si usano come riferimento. Oltre al conflitto in Ucraina, certamente oggi si combatte apertamente in Yemen, in Siria, in Somalia e in molte zone del Pianeta. Per alcune organizzazioni le guerre in corso sono 27.

Per altri, ipotesi avallata ad esempio dal direttore del settimanale Internazionale, Giovanni De Mauro, se ne devono contare almeno 59. Tenendo conto che la definizione della parola «guerra» è: «conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi condotto con l’impiego di mezzi militari», De Mauro mette nel conto anche la guerra che il Messico combatte dal 2006 contro i cartelli della droga, o quella che si svolge in Nigeria dal 2009 tra governo e Boko Haram; o in Birmania, dove dall’inizio dell’anno ci sono state 3.846 vittime. E poi cita le cosiddette guerre «a bassa intensità», di cui fanno parte il conflitto tra Pakistan e India per la regione del Kashmir, quello in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, in Somalia, in Mozambico, e tra Israele e Palestina. Insomma, una complessa infrastruttura di odi nazionalistici e interessi economici e strategici che oggi rischiano di trovare una sintesi dagli esiti catastrofici.

Conflitti – come anche quello in Ucraina – che non esplodono improvvisamente e di fronte ai quali in queste settimane l’approccio del Pontefice è stato quello di non legittimare la guerra e l’escalation militare come soluzione senza alternative: «La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato – non facendo vedere i denti, come adesso –, un modo diverso di impostare le relazioni internazionali». Egli ha anche sottolineato che «certe scelte non sono neutrali: destinare gran parte della spesa alle armi, vuol dire toglierla ad altro, che significa continuare a toglierla ancora una volta a chi manca del necessario». La sua sensazione è che «il mondo abbia continuato e continui a essere governato da criteri obsoleti» per cui la guerra risulta – erroneamente – essere sempre «qualcosa di inevitabile: non dobbiamo abituarci alla guerra! Dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani. Perché – ha continuato papa Francesco nell’Angelus del 27 marzo – se da questa vicenda usciremo come prima, saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia. Prego per ogni responsabile politico di riflettere su questo, di impegnarsi su questo!».

I pezzi della Terza guerra mondiale

Redazione

8 Aprile 2022


Commenta e condividi
Stampa l'articolo

Si parla di:

GuerraMondo

Iscriviti alla newsletter

Leggi e ascolta in anteprima La Civiltà Cattolica, ogni giovedì, direttamente nella tua casella di posta.

Iscriviti ora

I più letti della settimana

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. «Una santità che parla a tutti»

L’uno appassionato di informatica, l’altro amante della montagna. Entrambi giovani, con interessi e passioni simili a tanti loro coetanei, laici,...

2 Settembre 2025 Leggi
Opera scultorea “Dialogo” di Michele Chiaruzzi, Cappella di Sant'Anna, San Marino.

Come è stata scritta la dichiarazione «Nostra Aetate»

Nel 2025 la Chiesa celebra i sessant’anni dal Concilio Vaticano II e dalla dichiarazione sulle sue relazioni con le religioni...

4 Settembre 2025 Leggi
Hanna Arendt (Wikimedia)

Il cinquantenario della morte di Hannah Arendt

Cade quest’anno il 50° anniversario della morte di Hannah Arendt (1906-1975), esponente di rilievo della filosofia (anche se lei non...

4 Settembre 2025 Leggi
Attacco israeliano a Teheran all'alba di venerdì 13 giugno 2025 (Mehr News Agency/Wikimedia)

«La guerra dei 12 giorni» tra Israele e Iran

Sono passati diversi mesi dalla cosiddetta «guerra dei 12 giorni» tra Israele e Iran, alla quale hanno partecipato alla fine...

4 Settembre 2025 Leggi
Caduta degli angeli ribelli di Pieter Bruegel il Vecchio, 1562.

Gli angeli, messaggeri dello spirito

In diversi Paesi europei secolarizzati, come la Germania, Dio è diventato del tutto estraneo per molti. Sembra lontano, astratto, impersonale,...

4 Settembre 2025 Leggi
Storie Agostiniane di Ottaviano Nelli, Chiesa di Sant'Agostino, Gubbio.

Chi sono gli agostiniani?

L’elezione del cardinale Robert Francis Prevost a Romano Pontefice, con il nome di Leone XIV, rappresenta una novità nella storia...

4 Settembre 2025 Leggi

Il cuore nel pensiero cinese

L’enciclica di papa Francesco Dilexit nos (DN) presenta la devozione al cuore di Gesù, inserendola in una bella meditazione preliminare...

4 Settembre 2025 Leggi

ABBONATI

Ogni mese la rivista cartacea e/o digitale su web e app con i nostri articoli su Società e politica, Teologia e spiritualità, Vita della Chiesa, Scienze Umane, Scienza e tecnologia, Arti e letteratura, in più la foto-notizia del mese e l’Attualità culturale.

Ogni settimana sulla tua email la Newsletter con i nostri articoli in anteprima, i nostri podcast, le news in tempo reale, le notizie dall’Osservatorio astronomico vaticano, il commento al Vangelo della domenica.

Scopri di più

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2023: € 297.125,03

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.