La speranza, argomento della seconda enciclica di Benedetto XVI, si collega alle altre due virtù teologali, ma si può considerare quella che contraddistingue il cristiano. L’enciclica rileva con san Tommaso il suo legame con la fede, e con il teologo Henri de Lubac il suo legame con la carità. Oggetto della speranza è la beatitudine eterna: in proposito, l’articolo ricorda e confuta l’antica credenza che non ci sia visione beatifica prima della fine dei tempi e della seconda venuta di Cristo, in nome della solidarietà fra tutti i credenti e dell’unità della persona umana, destinata alla gloria, che si raggiungerà soltanto con la risurrezione finale. L’Autore è professore di Teologia all’Università Gregoriana (Roma).
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QUALE SPERANZA SALVERÀ IL MONDO? RIFLESSIONI IN MARGINE ALL’ENCICLICA «SPE SALVI»

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