L’articolo nega l’identificazione stabilita dai saggisti laicisti tra monoteismo e violenza, quasi che la violenza debba essere una componente essenziale della fede in un Dio unico. E si sofferma sul monoteismo biblico prendendo in esame le critiche a quelle sezioni del Pentateuco che sembrano contenere il comando di Dio a Israele di sterminare i popoli nemici. La violenza non appartiene all’essenza del monoteismo, quasi che essa debba necessariamente promanare dalla fede in una verità rivelata, come, ad esempio, quella cristiana. Inoltre non sembra sostenibile la tesi della coincidenza tra religione veterotestamentaria e politica, una tesi che risente della sensibilità attuale.
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