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ABSTRACT — Il fenomeno delle nuove comunità della Chiesa in Brasile impressiona per la sua ampiezza e per il suo entusiasmo.
Nella Chiesa postconciliare sono fioriti vari Movimenti ecclesiali e nuove comunità. Una delle caratteristiche dei Movimenti ecclesiali è il forte senso della comunità: essi trasmettono ai loro membri «la mistica del vivere insieme». Ed è proprio da tale mistica, unita all’impulso missionario dei fedeli laici, che sono sbocciate le nuove comunità.
Non è ancora chiara la relazione che esiste tra le nuove comunità e i Movimenti ecclesiali. Alcuni li indicano entrambi come realtà associative. Noi siamo dell’idea che i Movimenti ecclesiali abbiano una portata più ampia, e che le nuove comunità abbiano una natura più concreta. Esse sono nate in grande maggioranza dal Rinnovamento carismatico cattolico, che consideriamo un Movimento ecclesiale. Tuttavia, è ancora presto per classificare o inquadrare in una specifica tipologia queste nuove forme di vita consacrata nella Chiesa.
L’espressione «nuove comunità» (nouvelles communautés) è sorta in Francia, negli anni Settanta. Oltre alle nuove comunità francesi, in Brasile hanno avuto un forte influsso i gruppi neopentecostali nordamericani. Oggi si calcola che in Brasile vi siano circa 800 nuove comunità: il numero è in continua crescita. Tuttavia, solo 27 fanno parte della Catholic Fraternity, riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici.
In sintesi, si possono indicare tre caratteristiche fondamentali delle nuove comunità:
- L’identità ecclesiale. Le nuove comunità trasmettono ai loro membri la consapevolezza di far parte della Chiesa.
- Il carattere laicale. Le nuove comunità sono uno spazio di partecipazione effettiva dei laici, che in esse esercitano diversi ministeri e ne assumono il governo in modo relativamente autonomo.
- La dimensione carismatica. Tutti gli autori indicano quale caratteristica fondamentale della maggioranza delle nuove comunità la loro spiritualità carismatica.
Ai cristiani non particolarmente attivi o motivati le nuove comunità ricordano «la gioia del Vangelo», che è «una gioia missionaria». Gli ultimi Papi hanno ampiamente approvato il Movimento carismatico e le nuove comunità. E i vescovi devono riconoscere la presenza e l’attività delle nuove comunità nelle singole Chiese. Ai successori degli apostoli spetta il compito di giudicare e approvare i diversi carismi, avendo sempre cura di non spegnere lo Spirito, ma di esaminare tutto e di conservare ciò che vi è di buono.