L’articolo presenta la vita e la spiritualità del beato Marie-Joseph Cassant (1878-1903), trappista, e coglie il loro valore paradigmatico per quanti, «perdenti» in questo mondo, attendono le consolazioni di Dio. Sono perciò «poveri», perché consapevoli di dipendere in tutto dal Signore come un mendicante dipende dal suo benefattore. Il beato Cassant fu un giovane monaco senza nulla di eccezionale, con una vita umile, quasi banale, trascorsa tutta nel compimento dei doveri del suo stato, nella fedeltà quotidiana allo stile e alle opere della sua vocazione. Da lui ci viene l’esempio di un religioso che l’inclemenza della società non è riuscita a distrarre dal fine della propria vocazione. L’energia che lo sorresse sempre proveniva dal quotidiano esercizio dell’orazione.
Shop
Search
MARIE-JOSEPH CASSANT: UN PERDENTE?

ABBONATI
Ogni mese la rivista cartacea e/o digitale su web e app con i nostri articoli su Società e politica, Teologia e spiritualità, Vita della Chiesa, Scienze Umane, Scienza e tecnologia, Arti e letteratura, in più la foto-notizia del mese e l’Attualità culturale.
Ogni settimana sulla tua email la Newsletter con i nostri articoli in anteprima, i nostri podcast, le news in tempo reale, le notizie dall’Osservatorio astronomico vaticano, il commento al Vangelo della domenica.
Scopri di più