Il testo rileva che tra i due termini classici eros e agape non c’è opposizione ma connessione necessaria. La prima parte dell’enciclica tratta dell’amore che Dio offre all’uomo: l’immagine del Dio biblico è quella di un Dio che ama, con un amore che è insieme eros e agape; anche l’immagine dell’uomo è caratterizzata dall’eros, che gli fa cercare la sua interezza nell’agape; così l’amore umano è icona dell’amore di Dio per il suo popolo. Nel NT l’amore di Dio nella sua forma più radicale si manifesta nel sacrificio della croce e nel dono dell’Eucaristia. La seconda parte presenta la risposta dell’uomo all’amore divino, attraverso il servizio della carità: la costruzione di giusti ordinamenti è compito dello Stato, ma anche la Chiesa deve contribuirvi, con la formazione della coscienza e con l’apertura dell’intelligenza e della volontà alle esigenze del bene.
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LETTERA ENCICLICA «DEUS CARITAS EST» DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI AI VESCOVI, AI PRESBITERI, AI DIACONI, ALLE PERSONE CONSACRATE E A TUTTI I FEDELI LAICI SULL’AMORE CRISTIANO
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