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Dal Medioevo in poi, le sette parole di Gesù in croce hanno destato l’attenzione dei fedeli, della tradizione spirituale (Ludolfo di Sassonia, Ignazio di Loyola) e musicale (Schütz, Haydn, Franck), come pure dei teologi (K. Rahner). L’articolo, seguendo gli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio di Loyola, ricava la ricchezza teologico-pastorale di quel «testamento spirituale» che offre allo sguardo dei piccoli la profondità del mistero di Gesù. In esso, Gesù si rivela all’inizio e alla fine come Figlio e Verbo del Padre, al centro come Salvatore e, nel cammino di fede, speranza e carità, come sacerdote, mediatore, pietra angolare della Chiesa, Messia sofferente, ricapitolazione della storia e datore dello Spirito.