Confortare e confermare tutti i fratelli nella fede, offrire e ricevere perdono, onorare la memoria dei testimoni di una nazione «martire» come l’Ucraina, soprattutto nel secolo XX con 17 milioni di persone sterminate dal nazismo e dal comunismo. Questo è stato lo scopo principale della visita pastorale di Giovanni Paolo II, suo 94° pellegrinaggio all’estero, compiuta nelle città ucraine di Kiev e Leopoli. Sul pellegrinaggio ha pesato l’assenza della Chiesa ortodossa ucraina legata al Patriarcato di Mosca. Ma con i suoi gesti, le sue parole e i diversi incontri il Santo Padre ha mirato ad abbattere muri di divisione e di incomprensione, per gettare ponti di futura riconciliazione tra i credenti nell’unico Signore e Salvatore, Gesù Cristo.
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LA VISITA PASTORALE DI GIOVANNI PAOLO II IN UCRAINA (23-27 giugno 2001)
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