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Su materiale inedito di parte ecclesiastica l’articolo ricostruisce la vicenda della formazione e poi della votazione nell’Assemblea Costituente dell’art. 29 della Costituzione in materia di famiglia e di matrimonio.
Per la sua tutela costituzionale la Santa Sede era ripetutamente intervenuta in vari modi. La mancata approvazione del carattere indissolubile del matrimonio fu avvertita nel mondo cattolico come un colpo mortale inferto alla famiglia, il quale avrebbe poi aperto, come di fatto avvenne negli anni Settanta, la strada a una legislazione divorzista, che però, al tempo in cui fu votato l’articolo in parola, molti partiti, compreso il PCI, dicevano di non volere, per non indebolire l’istituto familiare, considerato base della convivenza civile.