La siccità ha colpito il Sahel. La situazione più compromessa è quella del Mali. Secondo l’Onu, 1,6 milioni di maliani sono a rischio fame quest’anno. Ai maliani emigrati per la siccità si sono aggiunte le migliaia di sfollati interni e profughi all’estero per la recente e violenta secessione delle regioni, a maggioranza tuareg, del Nord (Gao, Tidal e Tombouctou). A rendere più caotica la situazione maliana ci sono, al Nord, i contrasti tribali, le infiltrazioni qaediste, l’imposizione violenta della sharia e il traffico di armi libiche e di cocaina sudamericana; mentre, al Sud, lo Stato centrale si sta avviando con fatica e incertezza verso la transizione dal golpe militare del 21-22 marzo scorsi.
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LA CRISI UMANITARIA E POLITICA DEL MALI
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