L’Istruzione si pone in continuità con la Donum vitae del 1987. La prima parte esamina gli aspetti teologici ed etici della vita e della procreazione, ribadendo che l’essere umano esiste fin dal suo concepimento e quindi è inviolabile. La seconda parte affronta i nuovi problemi riguardanti la procreazione, dichiarando ammissibili soltanto le tecniche che mirano ad aiutare l’atto coniugale e la sua fecondità, ma rifiutando la procreazione in vitro e ogni trattamento di embrioni come «materiale di laboratorio». La terza parte esamina le nuove proposte terapeutiche, giudicando moralmente leciti gli interventi sulle cellule somatiche ma non su quelle germinali, e rifiutando la clonazione umana, compresa quella terapeutica, che conduce alla distruzione di embrioni. Il documento si conclude con l’affermazione che l’insegnamento morale della Chiesa si fonda sul riconoscimento della dignità di ogni persona umana.
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ISTRUZIONE «DIGNITAS PERSONAE» SU ALCUNE QUESTIONI DI BIOETICA
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