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ABSTRACT – Il 5 febbraio 2017 è morto a Roma il p. Luciano Caldiroli S.I., a 100 anni compiuti. Alla maggioranza dei nostri lettori il suo nome è probabilmente sconosciuto, ma La Civiltà Cattolica gli è debitrice della propria sistemazione economica e patrimoniale e quindi, in qualche modo, anche della propria sopravvivenza. Egli ne fu infatti amministratore ed economo dal 1955 al 2010 circa.
Nato presso Legnano (Mi) nel 1916, era entrato nella Compagnia di Gesù nel 1934. Destinato alla missione in Albania, ne dovette fuggire all’avvento del comunismo. Mostrando grande attitudine ai problemi amministrativi e del lavoro, studiò relazioni industriali negli Stati Uniti e si laureò poi in giurisprudenza in Italia. Venne destinato a La Civiltà Cattolica, sulla quale cominciò a scrivere di problemi sindacali, ma, vista la disastrosa situazione economica dell’opera, nel 1950 gli venne affidata l’amministrazione della rivista, di cui si occupò fin quasi alla morte. In vari decenni riuscì a risanarne il bilancio e a dotarla di un patrimonio che potesse assicurarne il futuro.
Noi della rivista gli siamo perciò profondamente grati per molte cose e, soprattutto, per l’impegno apostolico esercitato con passione e competenza, da vero figlio di sant’Ignazio, «contemplativo nell’azione», con talenti spesso giudicati «laici» e non comuni, ma indispensabili anche a un corpo apostolico attivo.