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L’elezione dei 751 membri del Parlamento europeo del 22-25 maggio ha riscritto la geografia politica ed elettorale dell’Ue: l’onda lunga del nazionalismo antieuropeista ha colpito la Francia, l’Inghilterra, ma anche Paesi come Belgio e Ungheria. Il risultato ottenuto da Renzi in Italia lo colloca alla guida del «transatlantico Europa». Rimangono però due modelli di Europa (economica e politica) diversi: continuerà l’austerità della Merkel o prevarranno le politiche di crescita proposte da Renzi? Gli elettori europeisti consegnano ai loro governanti un verbo: investire (nel lavoro dei giovani, in un reddito minimo di cittadinanza, nelle telecomunicazioni, in una unione bancaria). In Italia il voto ha riassestato il «multipartitismo tripolarizzato» mentre la credibilità del Paese in Europa dipenderà dalle sue riforme.