Lo scorso 31 maggio gli Stati Uniti si sono dichiarati disponibili al negoziato con l’Iran insieme a Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Cina, ma a una condizione: la sospensione, verificabile, dei programmi di arricchimento dell’uranio. Il rappresentante della politica estera europea, Javier Solana, ha trasmesso a Teheran la proposta di incentivi da parte di quei sei Paesi purché Iran permetta i controlli che garantiscano che non si giunga alle armi nucleari. L’Iran non ha accettato le proposte. Si avvicina, quindi, il tempo delle sanzioni. Nel frattempo, è imperativa la strategia diplomatica dei contatti confidenziali.
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IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO
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