Il «no» francese al referendum del 29 maggio sul Trattato costituzionale europeo ha avuto gravi ripercussioni sia per la Francia sia per l’Europa. In Francia il risultato ha messo in evidenza le fratture esistenti tra europeisti e nazionalisti e ha confermato la tendenza a usare i referendum in funzione antigovernativa. Per l’UE ha segnato una grave battuta d’arresto.
L’Autore è direttore della rivista Études di Parigi.