Nella votazione sulla fecondazione in vitro non è stato raggiunto il quorum del 50% dei votanti; perciò la legge 40/2004 rimane in vigore. L’editoriale riafferma che è stato un errore sottoporre a referendum una materia complicata ed estremamente tecnica come quella della procreazione assistita. Inoltre va ribadito che la legge 40 non è una legge cattolica, ma costituisce oggi il bene possibile per i cittadini. In fondo in essi c’era anche il timore che la scienza oggi possa mutare il volto dell’uomo così come lo conosciamo. Questi i problemi di cui non hanno tenuto il dovuto conto i promotori dei referendum, mostrando in tal modo di essere lontani, su tale materia, dalla sensibilità della stragrande maggioranza degli italiani. Infine non sembra opportuno modificare il quorum del 50% dei votanti ai referendum.
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DOPO I «REFERENDUM» SULLA PROCREAZIONE

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