Il Novecento ha visto emergere scrittori di grande popolarità ma di incerta fortuna critica. Jack London (1876-1916) è tra questi. Alieno dall’ansia della sperimentazione, egli è stato un narratore incostante ma di razza, attratto dal gusto di raccontare storie i cui elementi fondanti sono l’amore per la vita, il confronto con la morte, la prova, l’istinto, il dominio degli elementi, la consapevolezza della necessità di una compagnia, il senso della fragilità, la forza, il tentativo di comprendere il mondo e di conquistarlo. Nelle narrazioni del «Grande Nord» la natura selvaggia diventa il terreno per verificare i significati dell’esistenza: il confronto prova le motivazioni, saggia i cuori, facendo cadere ciò che non ha fondamento.
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IL MONDO SELVAGGIO DI JACK LONDON. Le storie del «Grande Nord»
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