Lo scorso 29 aprile è stata approvata definitivamente dal Senato la legge sul federalismo fiscale. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Italia dei valori; si sono astenuti i senatori del Pd; hanno votato contro i senatori dell’Udc e alcuni dissidenti del Pd. L’obiettivo perseguito è garantire l’autonomia delle entrate e delle spese degli enti territoriali, salvaguardando i princìpi di solidarietà e di coesione sociale. La cronaca sintetizza i principali punti del provvedimento. La maggioranza degli osservatori concorda nel ritenere molto generali i princìpi contenuti nella legge delega. Mancano poi, come rileva la recente Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica presentata dal ministro Tremonti, le indicazioni dei costi della riforma. Un fatto positivo è che il testo sia il frutto della collaborazione tra maggioranza e opposizione: ciò potrebbe favorire un confronto costruttivo per la riscrittura delle «regole» che il Paese attende da tempo.
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IL FEDERALISMO FISCALE
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