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Lo scorso anno cadeva il bicentenario della firma del Concordato del 1801 tra Napoleone Bonaparte e la Santa Sede. Attraverso tale accordo si cercò di disciplinare in maniera nuova il rapporto tra Stato moderno e Chiesa cattolica, tra società civile e religione. Per la prima volta in un Concordato stipulato dalla Santa Sede con uno Stato «cattolico» non fu accolto il principio del cattolicesimo come religione di Stato. Il Concordato fu, però, anche funzionale agli interessi della Chiesa; esso infatti riconobbe al Papa un’autorità giurisdizionale sulla Chiesa gallicana sconosciuta nel passato. Ciò contribuì a creare le condizioni storiche che avrebbero favorito i futuri pronunciamenti magisteriali sull’infallibilità pontificia e sul primato del Papa sulla Chiesa.