L’editoriale si sofferma su una proposta di legge, già approvata dalla Camera, che introduce nel Codice penale un nuovo titolo riguardante «i delitti contro gli animali». Si rileva la scarsa possibilità di applicarla, a causa delle pene eccessive e della difficoltà di definire giuridicamente tali «delitti». Poiché, in tal modo, si è riproposto il problema dei «diritti degli animali», si ribadisce che gli animali non hanno diritti, perché questi appartengono all’uomo, in quanto è una «persona», cioè un essere intelligente e libero, cosciente e responsabile, dotato di un’anima spirituale. Questo però non significa che l’uomo possa maltrattare e imporre sofferenze agli animali. Deve invece averne cura, poiché non è padrone ma custode e amministratore della creazione.
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I DELITTI CONTRO GLI ANIMALI
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