Alla luce di vari pronunciamenti dei Papi e della Santa Sede, l’articolo esamina anzitutto che cos’è la teoria del gender, specie nella versione del femminismo radicale; poi quali conseguenze ne stanno derivando nella legislazione internazionale; e, infine, come si possono correggere gli errori di quella teoria attraverso una visione del rapporto uomo-donna basato su una corretta reciprocità antropologica; quella che, fondata biblicamente sull’uguaglianza differenziata tra uomo e donna (Gn 1-2), è stata particolarmente valorizzata da Giovanni Paolo II nella Mulieris dignitatem (1987) e nella Lettera alle donne (1995). L’affermazione dell’identità umana dell’altro/a consente infatti di conciliare in ognuno l’appartenenza di genere e l’universalità umana. «Non è una metafisica superata — ha detto Benedetto XVI —, se la Chiesa parla dell’essere umano come uomo e donna e chiede che quest’ordine della creazione venga rispettato».
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«GENDER»E RAPPORTO UOMO-DONNA
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