L’articolo ricostruisce le vicende relative alla «soppressione» del Non expedit, che dai tempi di Pio IX, dopo l’abolizione del potere temporale, impediva ai cattolici italiani di essere attivi nella vita politica nazionale. L’occasione fu offerta dalla fondazione del Partito Popolare Italiano di don Sturzo, il quale, per affermarsi sul piano nazionale e usufruire del «voto cattolico», doveva previamente ottenere dall’autorità ecclesiastica la rimozione di tale divieto.
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FINE DEL «NON EXPEDIT» E PARTECIPAZIONE DEI CATTOLICI ITALIANI ALLA VITA POLITICA
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