L’Autore, direttore della rivista Études di Parigi, analizza la «teoria del complotto» con cui l’immaginario popolare da oltre due secoli cerca di spiegare eventi storici o fatti di cronaca che presentino aspetti insoliti o catastrofici. Tali interpretazioni fuorvianti hanno alcune costanti: la necessità di trovare un capro espiatorio, la responsabilità attribuita a poteri occulti (spesso identificati, specialmente in passato, con ebrei, gesuiti e massoni), la grande diffusione assicurata dai mezzi di comunicazione. Gli esempi esaminati vanno dalla morte di Napoleone alla caduta del dittatore rumeno Ceausescu, dall’espulsione dei gesuiti al loro ritorno, dalla Rivoluzione francese agli attentati dell’11 settembre.
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DICERIE E COMPLOTTI
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