Poesie mistiche
Cominciamo dalla felice sottrazione dell’io – «il più lurido dei pronomi», diceva Gadda –, evidente nel sobrio commento dell’A. sul titolo della raccolta: scelta dell’editore, perché magari il poeta ne avrebbe fatto volentieri a meno, forse preferendogli una pagina intonsa. E proseguiamo con la dedica: «A chi non crede in Dio ma segretamente ama e…