La mattina dell’11 febbraio 2013, dieci anni fa, papa Benedetto XVI stava parlando al Concistoro, una riunione ufficiale di cardinali. Ci si aspettava che avrebbe annunciato tre canonizzazioni, tra cui quella con cui vennero fatti santi i martiri di Otranto. Ma Benedetto esordì dicendo che non avrebbe parlato solo di quello: «Vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa», disse Benedetto XVI in latino. Dopodiché parlò del fatto che le sue forze, «per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino». E che quindi avrebbe lasciato il pontificato («declaro me ministerio Episcopi Romae […] renuntiare»). […]

Al di là dei complotti, l’interpretazione più fondata – data anche da padre Lombardi – è che il papa si sia dimesso soprattutto per le ragioni che spiegò il diretto interessato quell’11 febbraio di dieci anni fa. […]

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