Come spesso accade con Francesco, con il suo stile di espressione diretta, non mediata, spontanea, il rischio di equivocare o di sottovalutare è sempre presente. Può accadere così di perdere il punto, o di ingigantire un aspetto formale rispetto a quello sostanziale. Anche il colloquio che Francesco ha avuto con i gesuiti durante il suo recente viaggio in Africa australe si presta a questi rischi. Ricostruendo l’incontro, come avviene in ogni viaggio, La Civiltà Cattolica dà conto che a Francesco, verso la fine, è stato chiesto “qualche pensiero sull’Apostolato della Preghiera, che adesso si chiama Rete Mondiale di Preghiera del Papa e ha appena compiuto i suoi 175 anni di attività.” […]