«Se manca lo stupore e l’adorazione, non c’è strada che ci porti al Signore. Neppure ci sarà il sinodo, niente…». Una frase aggiunta a braccio all’omelia della Messa per la festa del Corpus Domini dice molto del modo con cui il Papa guarda al “processo” da avviare per il prossimo sinodo e ai cammini sinodali in atto. […] In un appunto pubblicato su «La Civiltà Cattolica» lo scorso settembre, Papa Francesco aveva fatto trasparire quale fosse il giudizio a cui è arrivato su un certo modo di affrontare l’annosa questione dei “viri probati” e la proposta di ordinare uomini sposati emersa al Sinodo sull’Amazzonia: «C’è stata una discussione… una discussione ricca… una discussione ben fondata, ma nessun discernimento, che è qualcosa di diverso dall’arrivare a un buono e giustificato consenso o a maggioranze relative. Dobbiamo capire che il Sinodo è più di un Parlamento; e in questo caso specifico non poteva sfuggire a questa dinamica. Su questo argomento è stato un Parlamento ricco, produttivo e persino necessario; ma non più di questo» […]

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