Questo articolo di padre Federico Lombardi è un estratto di un intervento più ampio pubblicato nel numero 4.091 (5/19 dicembre 2020) di ‘La Civiltà Cattolica’

Nel contesto della globalizzazione e degli sviluppi della finanza mondiale e del terrorismo internazionale (l’attentato alle Torri Gemelle segna la storia contemporanea), la preoccupazione per le attività criminose nel campo economico e finanziario, per il riciclaggio del denaro proveniente da questi e altri crimini e per il finanziamento del terrorismo è molto cresciuta e ha portato gli Stati a sviluppare nuove normative e convenzioni internazionali per contrastare tali fenomeni. Anche il Vaticano è stato necessariamente coinvolto in questi processi. Quando ha desiderato entrare nell’area dell’Euro e ha firmato perciò una nuova Convenzione con l’Unione Europea (18 dicembre 2009), si è obbligato ad aderire a una serie di impegni che hanno richiesto una vera trasformazione del sistema di vigilanza e controllo.

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