La Chiesa rischia di presentare un messaggio “poco attraente”, moralista, come “un vestito troppo stretto” o un insieme di “dogane”, e la risposta non può essere “identitaria, muscolare, conflittiva”, non si può reagire dicendo “chiudiamoci in un monastero” e parlando solo “ai nostri”.

Così il cardinale Matteo Zuppi analizza lo stato della fede cattolica in Italia, segnata, come in ogni Paese secolarizzato, dal calo della partecipazione alla messa, e in generale dalla diminuzione della pratica sacramentale, da una diminuzione delle vocazioni, e da una maturazione (“Speriamo solo che non sia il passaggio alla vecchiaia”) dei movimenti cattolici. […]

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