[…] Nel saggio «Populismi» ospitato nel numero di giugno-luglio 2017 di «Civiltà Cattolica» Occhetta invita i partiti al «dialogo inclusivo»: «I populismi, in particolare i neo-populismi europei, rimangono dentro la cornice delle democrazie svuotandole di significato, con la stessa funzione dei parassiti in un organismo. Tuttavia la strada istituzionale è quella del dialogo inclusivo. La democrazia o è inclusiva o non è; se non considera tutti uguali e liberi, nega se stessa. La storia del dopoguerra ci insegna che forze populiste e antisistema si sono gradualmente democratizzate attraverso un confronto dialettico maturo con le altre forze politiche».

 

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