Nonostante la pandemia, il dialogo prosegue con nuove forme e modalità; anzi grazie alla consapevolezza maturata tra molti leader religiosi si è addirittura rafforzato. Merito di Papa Francesco che con i suoi gesti e il suo magistero, da ultimo con Fratelli tutti nel capitolo 8, ha rimarcato come «in un mondo disumanizzato, in cui l’indifferenza e l’avidità caratterizzano i rapporti tra le persone, sono necessari una nuova e universale solidarietà e un nuovo dialogo basato sulla fraternità». Un duplice impegno che il Pontificio Consiglio (Pcdi) presieduto dal cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot ha cercato di portare avanti a vari livelli — secondo il desiderio del vescovo di Roma […]. A metà mese, il 16 [gennaio 2020], il presidente del Pontificio consiglio si è poi recato a Milano, dove l’Università cattolica del Sacro Cuore aveva organizzato un convegno in memoria del suo predecessore, il compianto cardinale Jean-Louis Tauran. «Egli era convinto che le buone relazioni fra cristiani e musulmani potessero dare un insostituibile contributo alla pace, sostenendo che la vera minaccia non fosse lo scontro di civiltà, piuttosto lo scontro di ignoranze e di radicalismi», commenta l’intervistato, aggiungendo che in quegli stessi giorni usciva la prefazione da lui scritta per Accenti, collana digitale di «Civiltà Cattolica» sviluppata intorno a parole-chiave ispirate all’attualità. […]

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