La tragedia del naufragio del barcone stracolmo  di fuggiaschi a pochi passi dalle coste calabresi arriva nelle ore in cui si comincia a scrivere sul decimo anniversario del pontificato di Francesco, un papa che tutti sanno essere anche e particolarmente il papa dei migranti e dei rifugiati. Questa circostanza è molto importante, perché ci consente di capir meglio cosa abbia significato al riguardo il magistero di Francesco, come abbia colto e spiegato un problema enorme, per tutti noi.

Per chiunque sia stato preso dallo sgomento per quanto accaduto sulle coste calabresi in questi giorni, il nuovo numero de La Civiltà Cattolica sembrerà un numero pensato e scritto dopo il naufragio costato così tante vite. La verità ovviamente, come spesso accede, è diversa. La complessità dei testi appena divulgati e che saranno pubblicati domani, sabato 4 marzo, ci dice che sono stati pensati e redatti prima, con ogni probabilità molto tempo prima. Si inseriscono infatti in un’operazione tutta dedicata alla riflessione su questi dieci anni di pontificato bergogliano.

Se in un certo senso questo toglie attualità agli scritti, dall’altro ne aggiunge, perché ci dice quanto l’accaduto non sia un accadimento imprevedibile, ma parte di una dinamica in atto da tempo e di cui Francesco ci parla da anni. […]

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