«Io credo che il ministero del Papa sia ad vitam. Non vedo la ragione per cui non debba essere così». Francesco è tornato a parlare dell’ipotesi di dimissioni, durante un colloquio con i gesuiti missionari nel Congo avvenuto il 2 febbraio, nel corso del suo ultimo viaggio, trascritto e pubblicato oggi dalla Civiltà Cattolica.

Il Papa ricorda di aver firmato le sue dimissioni «un paio di mesi dopo l’elezione» e di aver consegnato la lettera al Segretario di Stato «nel caso io abbia qualche problema di salute che mi impedisca di esercitare il mio ministero e di non essere pienamente cosciente per poter rinunciare». E ricorda che «anche Pio XII ha scritto una lettera di rinuncia nel caso che Hitler lo avesse portato in Germania. Così lui disse che avrebbero catturato Eugenio Pacelli e non il Papa». […]

Leggi tutto sul Corriere della Sera.