«Dare testimonianza con prudenza e con coraggio». Così Papa Francesco, nel corso dei tre incontri avuti con i confratelli gesuiti in Indonesia, Timor Est e Singapore durante il suo ultimo viaggio apostolico (2 – 13 settembre), rispondendo a un confratello che chiedeva consiglio sulle situazioni in cui i cristiani sono perseguitati. È quanto riferisce padre Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la cultura e l’educazione, presente agli incontri, che ha realizzato in esclusiva per La Civiltà Cattolica il resoconto dei colloqui che verrà pubblicato nel quaderno 4.183 della rivista di cui il gesuita siciliano è scrittore emerito.

​L’appello per la liberazione Aung San Suu Kyi

Tra i tanti dati particolari emersi da questi colloqui vi è il pensiero che papa Francesco ha rivolto per la liberazione Aung San Suu Kyi, la leader birmana destituita, promotrice dei diritti umani e Nobel per la pace, in prigione dal 2021 dopo il colpo di Stato militare, e in generale per il Myanmar con le sue ferite. «Ho chiesto la liberazione della signora Aung San Suu Kyi è stato l’appello – e ho ricevuto il figlio a Roma. Ho offerto il Vaticano per accoglierla nel nostro territorio». […]

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