I Cristiani in differenti periodi ed in alcuni casi hanno anche attivamente partecipato alla vita pubblica. Il lavoro di Sale, oltre a dare le basi storiche di una situazione, si concentra sulla contemporaneità e la contemporaneità è caratterizzata da due fattori tendenti a sconvolgere equilibri ed armonie secolari. Il peso delle potenze coloniali nell’ ’800 e nel ’900 ha provocato in questi Paesi una situazione di sottosviluppo che il petrolio non ha tolto. Anzi le differenze sociali si sono aggravate legando, nonostante puntuali tentativi di indipendenza ed opposizione alle potenze occidentali, le elites ai benefici dell’oro nero e lasciando le popolazioni in un disagio aumentante. Disagio e miseria sono divenuti terreno fertile, dopo l’insuccesso di vari movimenti comunisti, socialisti e nazionalisti, per movimenti fondamentalisti islamici. unica forma di protesta rimasta. Gli ulteriori interventi militari delle guerre del Golfo hanno appiattito l’immagine dei Cristiani sulle responsabilità delle potenze belligeranti, accreditando anche atti persecutori. Il Medio Oriente sta perdendo ormai moltissimi Cristiani che emigrano, lasciando proprio le terre del primo Cristianesimo e provocando un impoverimento culturale per l’intero Medio Oriente. Nel pacato e documentato lavoro, se pur in questo caso di natura giornalistica, dello storico Giovanni Sale emergono con chiarezza i tratti di un dramma epocale. Solo un radicale cambio di atteggiamento almeno dell’Europa potrebbe essere di aiuto ad una convivenza che ancora sussiste ma è sempre più a rischio. Guerre economico-militari e terrorismo si alimentano a vicenda.
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