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A riveder le stelle

Una scuola per esplorare l’universo

Guy J. Consolmagno

19 Giugno 2025

Pillars of Creation fotografata dal James Webb Space Telescope (JWST). Fotografia di NASA, ESA, CSA, STScI
Pillars of Creation fotografata dal James Webb Space Telescope (JWST). Fotografia di NASA, ESA, CSA, STScI

La Santa Sede non è impegnata (almeno finora) nel lancio di telescopi spaziali, ma questo non significa che non sia coinvolta nei più recenti risultati di missioni come quella del James Webb Space Telescope (JWST).

In questo mese di giugno, venticinque studenti provenienti da ventuno diversi Paesi stanno «esplorando l’universo con il JWST». «Exploring the Universe with JWST» è infatti il tema della Scuola estiva in Astronomia osservativa e Astrofisica 2025 dell’Osservatorio Vaticano (VOSS), che si svolge presso la sede dell’Osservatorio a Castel Gandolfo, alle porte di Roma. Obiettivo della scuola è trasmettere a questi studenti l’entusiasmo della ricerca astronomica nell’epoca del JWST e fornire loro gli strumenti per intraprendere un ampio spettro di progetti di ricerca.

Dalla prima pubblicazione dei dati JWST, nel luglio 2022, il mondo dell’astronomia ha vissuto una trasformazione radicale. La VOSS 2025 presenta agli studenti i risultati finora ottenuti, spaziando tra i principali filoni scientifici della missione, fra cui:

  1. lo sviluppo dell’universo primordiale, dal «Big Bang» alla formazione delle prime stelle;
  2. il processo di formazione ed evoluzione delle galassie;
  3. la nascita delle stelle e dei sistemi protoplanetari;
  4. i sistemi planetari e l’origine della vita.

Gli studenti partecipano anche a sessioni pratiche di analisi e trattamento dei dati JWST (che sono liberamente accessibili a tutta la comunità astronomica). Il programma prevede inoltre escursioni giornaliere: alla città storica di Orvieto, all’antico monastero di Subiaco, ai resti romani di Ostia e al Museo Galileo di Firenze. Si spera che, come in passato con Papa Francesco, anche quest’anno possa avere luogo un’udienza con papa Leone XIV.

Gli studenti sono stati selezionati fra oltre 170 candidati che hanno dimostrato un notevole potenziale per intraprendere una carriera nella ricerca astronomica. A ciascuno era richiesto l’invio della documentazione accademica, una dichiarazione personale e due lettere di raccomandazione. La scelta si è basata sui risultati ottenuti nello studio e nella ricerca, sulla probabilità di proseguire nel percorso professionale astronomico e sulla valutazione del loro contributo attivo a un ambiente di collaborazione nel contesto del programma intensivo, della durata di un mese.

La partecipazione è limitata a un massimo di due studenti per Paese. Gli studenti della VOSS 2025 provengono da: Argentina, Austria, Brasile (2 studenti), Canada, Cile, Cina, Colombia (2), Egitto, Germania, Grecia, India, Italia (2), Lituania, Marocco, Nuova Zelanda (2), Perù, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Uruguay. Il gruppo è quasi equamente suddiviso tra uomini e donne, benché il genere non fosse tra i criteri di selezione. La metà degli studenti è nata dopo il 1° gennaio 2000.

Il corpo docente della VOSS 2025 è composto da:

  • Eiichi Egami (presidente), University of Arizona, Stati Uniti; membro del team JWST/NIRCam; ex studente VOSS 1990;
  • Guy Consolmagno, S.I. (direttore), Osservatorio Vaticano;
  • David Brown, S.I. (decano), Osservatorio Vaticano;
  • Roberto Maiolino, University of Cambridge, Regno Unito; membro del team JWST/NIRSpec; ex studente VOSS 1993;
  • Almudena Alonso-Herrero, Centro de Astrobiología, Spagna; membro del team JWST/MIRI; ex studentessa VOSS 1993;
  • Maria Drozdovskaya, PMOD/WRC (Physikalisch-Meteorologisches Observatorium Davos und Weltstrahlungszentrum, vale a dire Osservatorio Fisico-meteorologico di Davos e Centro mondiale per le misure di radiazione solare), Svizzera;
  • Thomas Greene, IPAC, Caltech, Stati Uniti; membro dei team JWST/NIRCam e MIRI.

Questa è la diciannovesima edizione della VOSS: oltre 450 studenti hanno partecipato a queste scuole estive dalla prima edizione del 1986. La scuola è aperta a studenti universitari di astronomia in fase avanzata e a neolaureati da tutto il mondo. La maggior parte dei partecipanti proviene da Paesi in via di sviluppo. La situazione economica non costituisce un criterio di selezione, infatti la partecipazione è gratuita e i costi di viaggio e alloggio vengono coperti da donatori attraverso la Vatican Observatory Foundation, in modo che ogni studente ammesso abbia l’effettiva possibilità di frequentare la scuola.

Più dell’85% degli ex studenti delle VOSS prosegue la propria carriera di astronomo professionista, e vari di loro sono diventati figure di rilievo nel panorama astronomico contemporaneo. Alcuni, come in questo caso, ritornano alla scuola in veste di docenti. Per esempio, la professoressa Alonso-Herrero, che osserva: «Partecipare alla Scuola estiva vaticana è stata una delle esperienze migliori della mia vita, non solo dal punto di vista dell’apprendimento, ma anche perché mi ha permesso di stringere amicizie e collaborazioni che durano ancora oggi. Sono onorata di insegnare alla VOSS 2025 e non vedo l’ora di incontrare gli studenti e condividere con loro alcune delle più grandi scoperte realizzate finora con il JWST».

Per ulteriori informazioni:
vaticanobservatory.va/en/component/content/article/voss-2025?catid=23&Itemid=171

Una scuola per esplorare l’universo

Guy J. Consolmagno

Direttore della Specola Vaticana, l’Osservatorio Astronomico della Santa Sede.


Una scuola per esplorare l’universo

Christopher M. Graney

Responsabile delle pubbliche relazioni della Fondazione Osservatorio Vaticano


19 Giugno 2025


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