L’ECONOMIA CIVILE. LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE
|
La riforma del Terzo Settore — che include associazioni di volontariato, Onlus, associazionismo no-profit, cooperative, fondazioni e imprese sociali — rappresenta per l’Italia una svolta culturale più che politica. La sua ispirazione favorisce un’economia al servizio dell’uomo, che supera il paradigma liberista rivelatosi inadeguato con la crisi economico-finanziaria. Il cuore della riforma è basato sulla promozione dell’impresa sociale e su un modello economico tripolare, in cui, oltre al pubblico e al privato, entra a pieno titolo anche l’economia civile. La riforma consegna al Terzo Settore la responsabilità di produrre ricchezza e beni sociali. Gli operatori del settore sono chiamati a diventare produttivi per finanziare i propri scopi, creare occupazione, senza snaturarne la missione sociale. È questa la vera svolta culturale da cui dipende il buon esito della riforma.